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Ennio Calabria

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Ennio Calabria nasce a Tripoli nel 1937. Nel 1955 consegue la maturità artistica e frequenta la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua prima personale alla galleria La Feluca di Roma si svolge nel 1958, anno in cui è immediatamente individuato dalla critica d’arte fra i pittori più significativi della generazione emersa tra il 1950 e il 1960. Testimone attento del suo tempo, la sua pittura è rivolta sia al territorio sociale che a quello esistenziale.

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Attardi, Calabria, Vespignani | Galleria d'Arte Edarcom Europa | ottobre 2006

Ennio Calabria nasce a Tripoli nel 1937. Nel 1955 consegue la maturità artistica e frequenta la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua prima personale alla galleria La Feluca di Roma si svolge nel 1958, anno in cui è immediatamente individuato dalla critica d’arte fra i pittori più significativi della generazione emersa tra il 1950 e il 1960. Testimone attento del suo tempo, la sua pittura è rivolta sia al territorio sociale che a quello esistenziale.

Nel 1959, partecipa per la prima volta alla VII Quadriennale d’Arte di Roma. Sarà presente anche alle edizioni del 1972, del 1986 e del 1999. Nel 1961 insieme ai pittori Ugo Attardi, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione e Renzo Vespignani, e ai critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini fonda il gruppo Il Pro e il Contro che diventa un forte punto di riferimento per le nuove ricerche figurative in Italia. Nel 1964 è invitato alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e dal 1974 al 1978 è membro del Consiglio Direttivo. Nel 1985 espone alla Gucci’s Gallery di New York e nello stesso anno realizza la sua prima mostra antologica alla Rotonda della Besana, a Milano, ripresentata nel 1987 a Roma, a Castel Sant’Angelo. In quell’occasione viene pubblicata un’ampia monografia con saggi critici di Mario De Micheli e Giovanni Carandente. Nel 1988 il Musée Municipal di Saint Paul De Vence ospita una sua significativa mostra presentata da André Verdet e nel 1990 è allestita una sua retrospettiva nella Chiesa del Carmine a Taormina. Negli anni Novanta, con il ciclo di opere Ambiguità dell’intravisto, inaugura una pittura in continua ricerca della definizione più profonda dell’identità e della forma del mondo e dell’arte. Il tema che la pervade è la ininterrotta metamorfosi del soggetto messo alla prova con l’esperienza disarmante della sempre più elevata velocità degli scambi sociali. Nel 2001, si tiene un’importante retrospettiva al Museo Archeologico Nazionale di Chieti, e nel 2003, accompagnata da una mostra itinerante, esce la monografia Quasi la forma a cura di Rita Pedonesi, con testi di Marco Di Capua e Andrea Romoli Barberini.

Dal 2002 al 2005 realizza la serie di ritratti, intensi e drammatici, ispirati a Giovanni Paolo II, in parte pubblicati nel 2002 nel volume La forma cerca forma, con testi di Marco Tonelli, di Ida Mitrano, Alberto Gianquinto, accompagnato da un video di Aldo Cimaglia e Alessandra Pedonesi. Successivamente, l’intero ciclo viene esposto, insieme ad un nuovo emblematico nucleo di opere, in varie sedi pubbliche: La forma cerca forma – verso le cose al Museo Vittoria Colonna di Pescara e alla Reggia di Caserta nel 2004; La forma della percezione ai Magazzini del Sale di Siena e Latenze della luce, a cura di Gabriele Simongini al Palazzo dei Normanni di Palermo nel 2005. I ritratti del Papa rappresentano un momento importante di questa lunga ricerca che prosegue sempre con maggiore incisività nell’esplorazione del carattere di instabilità che connota sempre più i rapporti sociali e la stessa vita del pensiero. Sul piano del linguaggio pittorico questa condizione di spaesamento viene assunta dall’artista come necessaria al costituirsi di una diversa forma di soggettività che muova verso l’identificazione di una forma che cerca forma. Nel 2008 inizia un nuovo ciclo di ritratti dal titolo Un volto e il tempo, esposto al Museo dello Splendore a Giulianova a cura di Carlo Fabrizio Carli e tiene al Museo Arcidiocesano Cardinal Karol Wojtyla di Cracovia la mostra del ciclo dedicato a Giovanni Paolo II. L’ultima mostra itinerante, a cura di Floriano De Santi, La forma da dentro viene presentata alla Fondazione Matalon di Milano e ai Musei Civici di Villa Paolina Bonaparte a Viareggio. Nel 2017 viene pubblicato il libro di Ida Mitrano Ennio Calabria. Nella pittura la vita che ricostruisce la trama di un percorso dove vita, pensiero e arte appaiono da sempre inscindibili, un corpus unico. Per la prima volta, in occasione dei suoi ottant’anni, Ennio Calabria, artista storicamente riconosciuto e di grande spessore culturale, è restituito attraverso queste pagine che rivelano il carattere inedito del suo processo creativo e la potenza espressiva e iconografica della sua pittura. Ennio Calabria muore a Roma nel 2024. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali.