Mario Russo nasce nel 1925 a Napoli. Intraprende gli studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Napoli diplomandosi nel 1948. Durante gli anni di formazione concentra la sua attenzione sulla mimetica rappresentazione della figura umana, discostandosi completamente dalle nuove tendenze astratte.

Nei primi anni ‘50 si trasferisce a Roma, nel rione di Trastevere, dove inizia a collaborare con diverse gallerie, ottenendo un persuaso riconoscimento da parte della critica nazionale. Tra gli anni ’50 e ‘70 intraprende diversi soggiorni all’estero (Parigi, Londra, Monaco di Baviera e New York) che coincidono con importanti occasioni espositive e che consolidano il suo talento artistico a livello internazionale.

Negli anni ’70 temi principali delle sue opere sono il senso di bellezza e la sensualità che soltanto il corpo femminile è capace di trasmettere; la donna diviene quindi protagonista delle sue tele. Risalgono invece agli anni ’80 la serie di quadri sulle sculture elleniche ispirate ai Bronzi di Riace. Nel 1989 Porto Cervo ospita un’esposizione delle sue opere dedicate alla Sardegna, regione di cui si innamora al punto da trascorrervi lunghi soggiorni ogni anno. All’ultimo periodo della sua attività appartengono la serie di tele raffiguranti la Guerra del Golfo, permeate di forte drammaticità e tensione. Le sue opere sono state esposte in diversi contesti nazionali e internazionali.

Muore a Roma nel 2000.